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Tecnica dell’affresco

L’affresco autentico

Si definisce “affresco” quel tipo di pittura murale eseguito con pigmenti e terre naturali impastati con acqua e distesi su uno strato di intonaco fresco, che deve rimanere umido fintanto che si lavora. Va da sè quindi che il pittore deve portare a termine la sua opera nell’arco di una giornata, quali che siano le dimensioni dell’affresco.

Il procedimento dell’affresco può dare splendidi risultati, ma richiede una padronanza perfetta della tecnica e capacità di dipingere con grande rapidità e sicurezza poiché esso, a differenza delle altre tecniche pittoriche, non ammette esitazioni e correzioni.

La tecnica dello “strappo d’affresco”

Dopo avere eseguito l’affresco a muro ed atteso che l’intonaco dipinto sia ben asciutto, vi si incolla una tela e la si “strappa” dal muro. A questo punto si ottiene una tela sulla quale abbiamo il dipinto “in negativo”.

La fase successiva consiste nel “riporto” per trasferire “in positivo” il dipinto. Si procede quindi ad incollare una seconda tela sul retro di quella strappata, si scioglie la prima colla e si stacca la prima tela. In questo modo l’affresco resta trasferito sulla seconda.

Questo metodo è detto “Calicot” o “a strappo“.

L’affresco finito può essere fissato su telaio, per essere poi appeso come un quadro, oppure inviato senza telaio per essere incollato direttamente su muro o altro supporto.

Grazie all’artigianalità del processo di lavorazione è possibile realizzare affreschi in qualunque forma e dimensione.